Le origini del Texas Hold'em

Robstown, Texas, inizio del Novecento: queste le coordinate della prima partita ufficialmente riconosciuta di texas hold'em. Il movimento che conta milioni di appassionati in tutto il mondo è dunque nato in una piccola cittadina nel sud del Texas, che oggi non raggiunge i 13 mila abitanti. Intorno al 1920, il gioco ha preso piede anche a Dallas, dove è veramente decollato, per poi diffondersi in tutto lo stato con un numero di praticanti in costante aumento. In quel periodo, era conosciuto in alcune parti del paese come "il fiume del Diavolo", in altre come "Styx" ( che secondo la mitologia, è il nome greco di uno dei cinque fiumi degli inferi). Il passaggio ai casinò di Las Vegas lo si deve invece ad alcuni dei più importanti giocatori texani, tra cui tre nomi che sono poi diventate leggende: Doyle Brunson, Crandell Addington e Amarillo Slim.
Ma se le origini del gioco possono essere stabilite con ragionevole certezza, è invece molto più difficile scoprire come mai sia stato chiamato proprio Texas Hold'Em. La prima testimonianza ufficiale sull'argomento è un articolo apparso sulla rivista Life. L'autore, A.D. Livingston raccontava della nascita di una nuova variante del poker che, a suo giudizio, avrebbe avuto un'immensa fortuna, conquistando in breve tutti gli appassionati del Stati Uniti e soppiantando lo "Stud", che il quel periodo andava per la maggiore. Livingston riferiva che il gioco /pur avendo le stesse regole) era chiamato in diversi modi, a seconda di come veniva giocato: "Hold em Darling","Tennessee Hold me","High Hold'em",o più semplicemente"Hold me". Da qui in avanti ogni ipotesi è buona, perchè la "letteratura" conosciuta si esaurisce e ritroviamo il Texas hold'em(con il nome attuale) nella prima edizione dei campionati mondiali di poker ( World series of poker), giocati al casinò Binion's Horseshoe di Las Vegas nel 1970.



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